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sabato 26 settembre 2015

Riflessioni del Sabato

Oggi ripensavo a quanto in questo mestiere ci sia bisogno di fortuna. Voglio dire, tutto sta nell'individuare la maniera giuta di promuovere la propria opera perchè puoi avere scritto il libro più bello del mondo ma se nessuno sa che esiste (e Dio solo sa quanto ce ne sono). E allora a questo pensiero ne ho collegato un altro, e cioè che nessuno scrive per se stesso, come ho sentito dire spesso. Che idiozia... Certo, forse all'inizio si, ti basta leggerlo e rileggerlo e pensare, "si questo è un bel passaggio", abbozzando un sorrisetto di soddisfazione però poi quando hai scritto la parola fine ti chiedi: "e adesso che faccio?" "Ora che l'ho scritto lo metto nel cassetto e ne scrivo un altro."  No, il tuo più grande desiderio è che qualcuno legga le tue parole e le apprezzi. Un po' come  recita la frase di Cristopher McCandless
 "La felicità è vera solo se condivisa"

venerdì 25 settembre 2015

Estratto



«Venite sedetevi qui su questo tavolo, non muovetevi.» Morgana si diresse verso il suo bancone dove, in ordine, stavano tutte le sue erbe curative catalogate scrupolosamente in base al loro utilizzo.
Preparò un decotto di Achillea per detergere la ferita e poi degli impacchi di Verbena per cicatrizzare. Bisognava solo sperare che non gli venisse la febbre a causa dell’infezione. Tuttavia la sua condizione non sembrava così grave.

Fayara - Il Viaggio Di Judith

giovedì 24 settembre 2015

Morgana e Accolon

...se per qualsiasi motivo dovessimo perderci io ti troverei, ti troverei ovunque e sempre.

mercoledì 23 settembre 2015

Conosciamo un po' una delle protagoniste



Ancora con le sue parole nella testa presi il libro in mano e continuai a leggere:

Ella sapeva fare le più grandi magie, spostare gli oggetti, controllare i pensieri delle persone, accendere il fuoco con il solo sguardo, modificare il tempo atmosferico, con un semplice movimento delle mani agitare i mari e scuotere le nuvole a suo piacimento. Era anche un'abile guaritrice, aveva una grande conoscenza dell'uso delle erbe, con le quali preparava pozioni per tutte le necessità. Le piaceva passeggiare per i boschi e contemplare la natura. Chi aveva la fortuna di vederla raccontava che stava seduta ai piedi di un albero per ore, a fare cosa non si sa, o più spesso era vista mentre raccoglieva le sue erbe con cura e delicatezza...

Fayara - Il Viaggio Di Judith

martedì 22 settembre 2015

Che dire...

Salve a tutti, come accennato nel profilo qualche giorno fa ho pubblicato il mio primo libro che parla di una storia d'amore e fin qui direi che siamo  nell'ordinario. I libri parlano spesso di storie di questo genere, ma la mia è una storia d'amore speciale, un legame che non ha nè un inizio nè una fine perchè è sempre esistito. Purtroppo però, a volte, le cose non vanno come noi vorremmo. Sarà dura affrontare questo viaggio e i miei protagonisti hanno appena iniziato.

Fayara - Il Viaggio Di Judith è il primo volume di una trilogia del genere Urban Fantasy

Estratto

A chi la dovesse incontrare per la prima volta,
sembrerebbe tutt’altro che un docente universitario: di bassa
statura, caschetto biondo, occhi grandi e scuri. Quegli occhiali
da vista fucsia che le scivolano puntualmente sul naso. Stile nel
vestirsi: indefinito. E poi un magnifico tatuaggio dietro la schiena,
“per fortuna lo feci in modo da poterlo nascondere facilmente,
chissà cosa penserebbero di me i miei colleghi se lo vedessero” mi
disse una volta.